sabato 30 gennaio 2016

Spagna, l’Infanta Cristina non sfugge al processo

Cristina di Borbone

Spagna, l’Infanta Cristina non sfugge al processo

La sorella del Re resta imputata per reati fiscali all’interno della causa del “Caso Noos”

FRANCESCO OLIVO
29 / 01 / 2016

L’infanta Cristina non sfugge al processo. La sorella del Re di Spagna è imputata per reati fiscali all’interno della causa del cosiddetto “Caso Noos”, il nome dell’istituto grazie al quale il marito Iñaki Urdangarin avrebbe guadagnato illecitamente ingenti quantità di denaro, “depredando le casse pubbliche”, scrive il Gip.
 


Cristina di Borbone



 Cristina di Borbone aveva chiesto di uscire dal processo a Palma di Maiorca, cominciato lo scorso 11 gennaio, avvalendosi della cosiddetta dottrina Botín, dal nome dello scomparso presidente del Banco di Santander, secondo la quale si può procedere per reati fiscali solo in presenza di un’accusa pubblica (procura generale, avvocatura dello Stato o Agenzia delle entrate), nel caso di Cristina la denuncia era arrivata da un’associazione della società civile. Il Gip José Castro aveva rinviato a giudizio la figlia di Juan Carlos anche davanti alla contrarietà del pubblico ministero, Pedro Horrach. La difesa della sorella di Felipe VI protesta: «Faremo ricorso - dice l’avvocato Miquel Roca - E’ una decisione che non tiene in considerazione la legge e quello che il Tribunale Supremo ha stabilito». Il difensore si lamenta anche per questioni di merito: «Nessuno ci ha avvertito. Cristina ha letto la notizia sui media e mi ha chiamato, mi sembra un metodo sbagliato, siamo sempre gli ultimi a sapere. Voi giornalisti forse avete l’atto giudiziario, in quel caso fatemelo avere». 

Cristina de Borbone

L’applicazione della dottrina Botín veniva quasi data per scontata in Spagna, questa decisione del tribunale di Palma di Maiorca arriva quindi a sorpresa. Non un bel segnale per l’Infanta e per il marito, che rischia 19 anni di reclusione: i giudici (tre donne) non sembrano avere un occhio di riguardo per imputati così eccellenti. Il processo entrerò nel vivo a partire dal 9 febbraio, il giorno chiave sarà il 26 febbraio, quando Cristina sarà interrogata: «La stiamo preparando, ma non sarà complicato, lei è innocente», dice l’avvocato Roca.

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